Questa è una grande storia di comunicazione. Davvero enorme. Tiziano Motti, imprenditore ed editore di Reggio Emilia è diventato Parlamentare Europeo.
Fino a pochi mesi fa Motti era "solo" un imprenditore, uno splendido quarantenne con ciuffo ingellato, che ha fatto fortuna e denaro grazie alla produzione di "guide" comunali... e alla relativa raccolta pubblicitaria.
Poi alcuni anni fa ha capito che il business era più che maturo e allora ha cominciato a produrre la guida del cittadino, poi ha fondato l'associazione Europa dei diritti e a fianco ci ha prodotto l'iniziativa editoriale Noi Cittadini e, last but not least ha creato l'associazione Europa delle donne. Nel frattempo ha anche aperto un quotidiano a Reggio Emilia (il giornale di reggio) e, a seguire, un quotidiano nazionale online: 4minuti.it.
Davvero tenace e determinato. I risultati parlano da soli.
Poi qualche mese fa la svolta. Il Sig. Tiziano Motti si è buttato in politica!
Le strade del nord est si sono riempite di cartelloni pubblicitari con il suo volto.
"sono come te" ... votami!
Da quel momento in poi il suo nome ed il suo viso sono diventati un tormentone! E la cosa bella è che non c'era il simbolo di un partito. Faceva campagna a prescindere. Anzi, tramite il giornale online mandava sondaggi ai suoi (e)lettori per sapere se preferivano che si candidasse nel PD, nella Lega o nel PDL. (si è preso anche diverse denunce per aver utilizzato le guide, patrocinate da comuni e forze dell'ordine, per fare propaganda elettorale).
E infine, la grande scelta. Il risultato del sondaggio non l'ho mai saputo, ma ad un certo punto ho visto Motti scendere dal palco di Jerry Calà per salire su quello del PDL. Sembrava fatta, Motti candidato nelle liste de Il Popolo della Libertà. E invece...
Ma Mr. Mottti non si è dato per vinto ed ha trovato subito un posto nelle liste dell'UDC.
Ora, concludo questa storia e arrivo al punto... il vero punto di questo post... Tiziano Motti, un emerito sconosciuto alla massa (il target allargato!), il Sig. Nessuno della politica, grazie ad una massiccia campagna di comunicazione (che tra l'altro non ha mai puntato davvero sui "contenuti" ma ha spinto principalmente a diffondere "il verbo" e il volto) ha convinto migliaia di persone a scrivere il suo nome sulla scheda... nel segreto della cabina elettorale.
E si è guadagnato un altro successo, tutto costruito con le sue mani di figlio di operai...
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